Tecniche di Cottura, Intingoli e Condimenti... per Bimbi...






Con il mio bimbo ho sempre il terrore di sbagliare... è si, sono una mamma super apprensiva!! :) Ecco cosa ho trovato per decidere come cuocere e con cosa condire la sua pappa :)




E’ meglio lessare i cibi o cuocerli a vapore?
Quando è possibile, è sempre meglio cuocere a vapore, perché in questo modo i principi nutritivi contenuti nei cibi non vanno dispersi nell’acqua di cottura. Ci sono naturalmente casi particolari, come quello della carne lessata che perde nel brodo alcuni suoi elementi, ma il brodo viene poi utilizzato per una minestra o per un risotto quindi completamente goduto.

E’ vero che i cibi cotti in umido sono più difficili da digerire?
Tutto dipende dal quantitativo di grassi che è stato impiegato per cucinarli. Se si usa più olio o burro e se la cottura è molto prolungata sicuramente i cibi diventano meno digeribili. Bisognerebbe poi evitare, quando si preparar un piatto in umido, di iniziare la cottura con un soffritto o una rosolatura. La cottura in umido non disperde invece i principi nutritivi degli alimenti se si ha l’avvertenza di cuocerli con un recipiente chiuso.

Tra un fritto e un soffritto, qual è più digeribile per un bambino?
Non solo per i bambini, ma anche per gli adulti, sono più dannosi i soffritti. I grassi impiegati, infatti, cioè olio o burro, bruciando a calore elevato ma non elevatissimo, hanno tutto il tempo per sviluppare delle sostanze tossiche per l’organismo. Questo processo è un po’ meno intenso nel caso dei fritti, quando il cibo crudo viene messo direttamente nel grasso bollente: quindi intorno all’alimento si forma subito una specie di pellicola che funge da protezione e rende più difficile l’assorbimento del grasso. Fritti e soffritti, comunque, andrebbero proposti solo una volta ogni tanto, specie se in casa c’è un bambino che sta crescendo e con un organismo quindi più vulnerabile di quello di un adulto.

Gli intingoli sono dannosi? Ai bambini di solito piacciono molto.
Gli intingoli sono dannosi perché normalmente vengono realizzati con abbondanza di grassi. E, come si è detto, con il calore prolungato i grassi sviluppano sostanze nocive per l’organismo, che fanno sovraffaticare il fegato. E’ vero che ai bambini piacciono molto: ma a farglieli conoscere sono i genitori!

Qual è il condimento più indicato: l’olio, il burro o la margarina?
Sono senza dubbio da preferire i grassi vegetali, cioè gli oli, in particolare l’olio evo, che durante lo svezzamento è l’unico condimento consigliato. Sono accettabili anche gli oli di semi, per esempio di arachide o di mais, purché l’olio sia stato estratto da un solo seme.  L’olio di semi vari infatti, può essere ottenuto  anche con l’utilizzazione di semi che contengono sostanze nocive per l’organismo. L’olio è digeribile quando è consumato crudo; cotto lo è molto meno. Lo stesso discorso vale per il burro: è altamente nutriente, facilmente digeribile se consumato crudo (ottimo spalmato sul pane). Cotto diventa pesante, ancora più dell’olio. La margarina è decisamente meno nutriente del burro: non vi è un ragionevole motivo per impiegarla nei cibi dei bambini.

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